mercoledì 27 febbraio 2008

Tra qualche giorno...

Nel Vernacoliere di marzo, il secondo episodio.
Up patriots to arms, engagez-vous....

lunedì 18 febbraio 2008

Saluti dall'altra parte dell'isola!


La nostra richiesta non ci sembrava poi così eccessiva e anche abbastanza semplice da capire.

Forse ci sbagliavamo.

Forse vi avevamo spravvalutato.

Avevamo chiesto di dare un segnale, avevamo chiesto di togliere di mezzo una volta per tutte i vari reality show, a cominciare dal Grande Fratello. Avevamo chiesto di infrangere lo specchio dove questa gente si riflette e si arricchisce alle vostre spalle.


Non è possibile vedere migliaia di ragazzini adoranti ai piedi di quelli che fino a qualche momento prima erano perfetti sconosciuti, senza un'ombra di talento, capacità o cultura e che ora fungono da modello di vita solo perché sono stati in televisione e indossano occhiali D&G.

Non è vero che sono personaggi innocui, che non fanno niente di male.

Loro sono il mezzo con il quale altri stanno programmando il futuro. Sono loro a trasmettere il messaggio, sono loro a creare il consenso.

Stanno progettando una generazione di consumatori malati, abbronzati e passivi.

Le nuove generazioni non sono altro che cartelloni ambulanti inneggianti alle multinazionali che controllano le loro menti.

I ragazzi sono la speranza del futuro.

Del loro futuro.

Il GF non esiste, i tronisti non esistono, 3 metri sopra il cielo non c'è un cazzo nulla!

Voi avete creato il loro mondo, voi dovete distruggerlo.

Altrimenti non ci sarà nessuna speranza, né pietà...per l'Orsetto!


domenica 10 febbraio 2008

In loving memory



Il dorato mondo della nostra fantasia è in pericolo!
Tre pericolosi terroristi, sicuramente no-global e anti-TAV, hanno fato irruzione nella casa dell'Orsetto Dodi.
Il povero maialino Roby è stato il primo a cadere sotto i loro efferati colpi ma, da fonti certe, sappiamo che prima di venire barbaramente ucciso, ha avuto la forza e il coraggio di gridare in faccia ai suoi assassini: "Guardate come muore un maialino, brutti norcini che non siete altro!"
Il maialino Roby era un buon maiale.
Questo quello che traspare dai racconti di quanti lo hanno conosciuto e di quanti hanno potuto assaggiarne le ottime salsicce e la delicata rosticciana che i tre terroristi hanno avuto la delicatezza distribuire al pubblico e a noi della stampa, interpretando, forse, le ultime volontà del deceduto.
Ma proprio questo deve farci riflettere.
Non possiamo perdonare, non possiamo dimenticare, non possiamo buttare al vento tutto il resto. Anche perché del maiale, com'è noto, non si butta via nulla e noi del Gazzettino vogliamo ogni goccia di sangue, ogni singolo brandello di carne da dare in pasto ai nostri lettori.
E poi facciamo i moralisti quando ne chiedono ancora, quando si fanno le seghe sui dettagli degli stupri, quando fanno la fila per assistere ai processi, quando vanno in massa ai funerali come andassero a uno spettacolo, ad applaudire quando esce la bara.
E lo spettacolo deve continuare.
Questa pagina è per te, Roby.
Per non dimenticare.